Tra le città d’arte del nostro bellissimo paese, Firenze è una delle più visitate ogni giorno da turisti provenienti da tutto il mondo, forse seconda solo a Roma. A contribuire alla fama di questa città non sono solo gallerie d’arte, monumenti e palazzi storici, e il fiume Arno, ma anche la sua tradizione culinaria.
Per questa motivazione, noi di ToscanaToscana.it con questo articolo non vi proporremo un itinerario artistico-culturale, bensì ne delineerà uno di tipo culinario.
Dalle stelle Michelin alle trattorie
Iniziamo dai ristoranti pluristellati, i più costosi ma anche i più chic: in questa categoria, vi consigliamo Il Palagio, ristorante del Four Season Hotel, e la cucina di Vito Mollica. Nonostante il locale si trovi in uno dei più bei palazzi cinquecenteschi della città, lo sfarzo non si tramuta in ostentazione e la tradizione viene reinventata continuamente per offrire sempre nuove esperienze ai clienti. Da non perdere, secondo molte opinioni, i cavatelli conditi da una squisita cacio e pepe e da gamberi rossi e calamaretti.
Un’ottima alternativa al Palagio è il Se.Sto on Arno, dove a deliziare i vostri palati troverete Matteo Lorenzini. Oltre all’aspetto culinario, a catturarvi di questo posto sarà l’imperdibile vista: la sua posizione (il sesto piano dell’Hotel Excelsior, in piazza Ognissanti) e le pareti a vetri garantiscono ai commensali un panorama mozzafiato non solo sui molti monumenti della città, ma anche sul fiume Arno.
Per quanto riguarda invece la cucina più “fantasiosa”, segnaliamo i Gurdulù di Entiana Osmenzeza (prima cuoca del Se.Sto): il nome del locale è già tutto un programma; esso infatti proviene dal romanzo Il cavaliere inesistente di Calvino. Anche wine e cocktail bar, oltre che ristorante, questo locale si trova vicinissimo a Piazza Santo Spirito, con cucina a vista e un menù “cangiante”, poiché esso cambia ogni sei settimane, per assecondare le ‘stagioni degli ingredienti’ e mantenere in questi ultimi sempre la massima qualità e freschezza.
Simile è il concept offert da Beatrice Segoni e il suo Konnubio, con un menù che cambia ogni tre mesi e una location molto interessante in via dei Conti, a pochi metri dal San Lorenzo.
Nella categoria “miglior rapporto qualità-prezzo”, proponiamo Borderline e La cucina del Ghianda: il primo, affiliato alla più antica trattoria fiorentina (Da Tito), si trova in corso Italia, e propone menù che non superano i 30€, con vino incluso. Il secondo, a cui capo troviamo Iacopo Iandelli, offre un “self-service” molto economico a pranzo, e un servizio a tavolo a cena, che però non supera mai i 25€.
Non puoi parlare di cibo a Firenze se non includi le trattorie, chiamate spesso buche: tra queste vi consigliamo la Buca dell’Orafo, la Buca Lapi e la Buca Mario! In questi locali potrete degustare il meglio della tradizione culinaria fiorentina, spesso a costi molto ridotti.
Pizzerie, ristoranti di pesce e street-food
Se siete a Firenze e avete voglia di pizza, vi consigliamo di rivolgervi a Giovanni Santarpia, che propone nel suo locale di Sant’Abrogio una pizza lievitata 48 ore e ingredienti tutti campani (ad eccezione della burrata che è pugliese).
Con un locale che si chiama Da Pescatore, invece, non potevamo che aspettarci un locale che offre specialità di pesce: Daniele Pescatore lo fa in diverse soluzioni, pensando a tutte le tasche, proponendo ad esempio assaggi misti a 15€.
Arturo Dori e Francesco Sanapo propongono nel loro Ditta Artigianale piatti innovativi e accattivanti: dal brunch composto da pancakes e frenc toast, al pranzo à la carte, fino ad arrivare a cena (con una scelta più estesa) e il gin bar.
Per quanto riguarda invece il tipico lampredotto (frattaglie di carne), i migliori sono Sergio e Pierpaolo Pollini, con il loro chioschetto street-food in via de’ Macci.
Insomma, avrete l’imbarazzo della scelta nello scegliere un locale in cui degustare le diverse specialità gastronomiche fiorentine, dai locali più costosi ai più economici, ma non per questo meno validi.